Molti anni fa, vicino al paese di Sonobe, un giovane esploratore che amava passeggiare nei boschi di bambù, trovò una caverna che aveva già incontrato diverse volte. Questo giovane, che si chiamava Shigeru Miyamoto, raccolse tutta la sua forza e coraggio per entrare nella caverna, e lì ebbe una visione straordinaria di un mondo fantastico e pieno di avventure. Questo mondo immaginario si chiamava The Legend of Zelda, ed era composto da verdi praterie, montagne di fuoco e oceani infiniti che arrivavano fino al cielo. Oggi, questo mondo fantastico è diventato realtà grazie alla fantasia di Miyamoto, e i suoi giochi sono amati da moltissime persone in tutto il mondo.
Da quando viene annunciato un nuovo gioco della serie di Link, si può percepire una grande attesa ed eccitazione, come se un insegnante molto rispettato stesse per tornare a scuola per insegnare qualcosa di importante. Questa atmosfera si respira anche nel Regno di Hyrule, dove si parla di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Molti sperano che questo nuovo capitolo riesca a unire tutti i grandi momenti passati in un’unica avventura entusiasmante e coinvolgente, per far sentire ai giocatori esattamente quello di cui hanno bisogno.
Recentemente, abbiamo vissuto dei momenti difficili, ancora più preoccupanti rispetto alla curiosità di scoprire se il sequel diretto di Breath of the Wild sarebbe stato all’altezza di un capolavoro o alle voci che lo consideravano un semplice contenuto scaricabile. La pandemia globale ha influenzato fortemente anche il mondo dei videogiochi. Sembrava che quegli anni di vuoto avessero creato una frattura insanabile nell’industria, rendendo l’emergere di nuove idee e opere di grande qualità, soprattutto in ambito di produzioni AAA, un evento molto raro e speciale.
Nintendo EPD ora ha la responsabilità di creare un gioco che rappresenti il meglio di Switch e dimostri al mondo che è ancora possibile sognare e far diventare realtà le fantasie più semplici e potenti, come quelle che hanno ispirato la saga di cui il gioco fa parte. Il capo del progetto, Eiji Aonuma, è molto entusiasta di mostrare al mondo le idee che lo studio ha sviluppato in sei anni, ma ha deciso di rivelare solo le informazioni essenziali e di far parlare il gioco finito, seguendo la tradizione.
C’è un gioco chiamato The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom che è veramente fantastico! È come guardare una trasmissione in diretta, solo che è ancora meglio! Il gioco racchiude tutti gli elementi che hanno reso famosa la serie, ed è adatto sia ai fan di vecchia data che ai nuovi giocatori. Ci sono molte cose da fare e scoprire nel gioco, ma alla fine l’importante è l’avventura e la meraviglia che ti aspettano.
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è un videogioco che Link, il protagonista, ha intrapreso un grande viaggio. Questo gioco prende spunto da molte opere del passato come Breath of the Wild, Ocarina of Time, The Wind Waker e Skyward Sword, ma con molta originalità aggiunta. L’obiettivo del gioco è cambiare le regole della serie e creare un’esperienza di gioco unica. Ma, è possibile superare un gioco rivoluzionario come il suo predecessore? Questa è la domanda principale che viene posta nella recensione di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.
Un videogioco in cui si gioca sempre
In The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, la cosa più importante è giocare. Questo potrebbe sembrare ovvio, ma racchiude tutta la magia dell’avventura di Link, il fattore che la rende unica rispetto a tutte le altre. Il mondo di Hyrule è come una pagina bianca, e i vari strumenti a disposizione del giocatore diventano una tavolozza di colori. Ogni giocatore ha la libertà di creare il proprio capolavoro personalizzato, senza un modo giusto o sbagliato di giocare. La sola costante è che Link si trova sempre nel posto giusto al momento giusto, nonostante le immense dimensioni del mondo che lo circonda.
Ogni volta che ci si mette in viaggio in Hyrule, si vedono molte cose interessanti all’orizzonte. Ogni volta che si fa un passo avanti, si scopre qualcosa di nuovo: si incontra qualcuno che vuole condividere un segreto, si trova un oggetto che ci fa deviare dal percorso. Questa è una delle cose che rende Hyrule un posto magico e unico: risponde alle scelte del giocatore, offrendo nuove esperienze e permettendo ai nostri eroi di creare la loro storia con la fantasia.
Il mondo del gioco parla con te e ti fa pensare: “Funzionerà davvero?”. E la cosa incredibile è che funziona sempre! Diventa un gioco dentro il gioco, in cui ogni azione diventa un’esperienza divertente. Se altri giochi hanno parti separate, come attraversare il mondo virtuale o fare attività extra, Tears of the Kingdom è un’esperienza fluida e naturale, in cui la curiosità spinge l’esplorazione, l’immaginazione porta a molte soluzioni diverse, e il desiderio di sperimentare guida ogni azione.
Ci sono moltissimi esperimenti che puoi fare in questo gioco, grazie alle nuove abilità di Link e agli strumenti della specie Zonau che rendono l’ambientazione molto colorata. Puoi creare armi e macchinari di ogni tipo, personalizzando l’equipaggiamento nei minimi dettagli. Tutto ciò arricchisce l’esperienza avventurosa di Breath of the Wild con nuovi elementi, proprio quelli che gli appassionati storici della serie speravano di trovare in questo nuovo mondo di Hyrule.
Una sinfonia di Zelda
La storia di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è come un grande concerto di musica dove ogni episodio della serie è rappresentato da un diverso strumento musicale. Quest’ultimo episodio è come l’orchestra completa, dove i suoni selvaggi e liberi di Breath of the Wild, i fondali angusti di Ocarina of Time, un po’ di oscurità di Majora’s Mask e la narrazione importante di Skyward Sword si uniscono per creare il libro definitivo sull’essenza della leggenda di Zelda.
La musica inizia con l’esplorazione libera, dove il giocatore può vagare dalle isole nel cielo fino alle profondità della terra seguendo solo la propria bussola mentale. Poi, si entra nei dungeon, che possono essere labirinti sotterranei o templi veri e propri, dove la sfida sta nell’uso dell’ingegno e della memoria. Si affrontano boss unici in battaglie spettacolari e impegnative, accompagnate da una colonna sonora coinvolgente e ben coreografata. Infine, il racconto completa l’esperienza di gioco senza essere invadente, in grado di incorniciare i momenti più intensi della storia senza intromettersi troppo nella trama principale.
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è un sequel direttissimo: struttura e narrativa
Link e Zelda camminano insieme nei sotterranei del castello di Hyrule. Lungo il percorso, incontrano dei bassorilievi che rappresentano la Guerra dell’Esilio, un antico conflitto che è stato scatenato dalla venuta del Re dei Demoni. Questo è l’inizio del gioco The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. La sequenza in tempo reale sembra suggerire che la storia del gioco sarà molto importante, ma non ti svelerò altro per non rovinare la sorpresa.
C’era una volta un cavaliere e una principessa che si trovarono coinvolti in una grossa catastrofe. Questo risvegliò un male antico che era rimasto sepolto sotto il loro castello di Hyrule per molto tempo. Il castello si ergeva minaccioso nel cielo e proiettava un’ombra spaventosa sui quattro angoli del regno.
Dopo un po’ di tempo, il nostro amico Link si svegliò su un’isola tra le nuvole. Era stato spogliato di tutti i suoi poteri, ma grazie all’innesto di un braccio protesico misterioso, era stato guarito. Purtroppo, si rese conto che la principessa Zelda era scomparsa e il mondo aveva bisogno del suo aiuto, in quanto era stato attaccato da una forza malvagia.
In Breath of the Wild 2, il nuovo gioco di Nintendo EPD, la continuità con il precedente episodio è molto forte. Questo significa che può risultare difficile capire tutto se non si è giocato al primo episodio. Ma Nintendo EPD ha avuto un’idea simile a quella usata per le versioni Oro e Argento di Pokémon: ha creato una nuova versione della regione di Hyrule, che è simile e diversa allo stesso tempo. In questo modo, anche i personaggi noti, come Pruna e i giovani campioni, sono tornati, ma sono cresciuti e il mondo intorno a loro è cambiato. Visitarli di nuovo diventa una sorpresa ancora più grande rispetto a quando li abbiamo conosciuti per la prima volta.
La storia non si svolge solo nel passato come solitamente accade nei libri o nei film. Ci sono anche dei fatti che stanno accadendo in quel momento e i personaggi principali, insieme a Link, combattono contro un esercito di demoni in una battaglia molto pericolosa. La trama si sviluppa in tante direzioni diverse, non solo seguendo un ordine preciso come nei videogiochi precedenti, ma dando vita a molte missioni secondarie.
Cosa è successo alla principessa Zelda? Quali sono gli avvenimenti principali in corso nei vari luoghi del regno? E, soprattutto, qual è il segreto celato sotto la superficie del reame? Queste sono le piccole tracce che guidano l’eroe nel suo cammino, incoraggiandolo ad esplorare, a pensare e a ragionare, anziché limitarsi a seguire freddamente gli indicatori sulla mappa. Inizialmente, questi percorsi potrebbero sembrare già visti e già sentiti, ma presto rivelano una quantità di sorprese che neanche i fan più fantasiosi potrebbero prevedere.
Un nuovo regno di Hyrule: l’ambientazione
La prima esperienza in Hyrule può risultare strana e confusa, poiché può richiedere un po’ di tempo per abituarsi al nuovo ambiente. Quando si prende il controllo di Link, soprattutto quando si raggiunge la superficie del regno, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un sequel del gioco precedente, con alcune caratteristiche innovative. Si possono subito individuare i Sacrari all’orizzonte e se si sposta un masso, si troverà un Korok che ricompenserà Link per averlo trovato. Inoltre, guardando intorno, si noteranno le torri topografiche tipiche del gioco.
In pochi minuti si può scoprire che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ha una struttura a “cipolla”, dove all’inizio si incontra una scorza dura che nasconde cosa si trova all’interno. Man mano che si procede, vengono svelati diversi strati contenenti molte novità che trasformano completamente l’esperienza di gioco. Ciò migliora ogni singolo elemento introdotto sei anni fa e cambia radicalmente l’approccio all’ambientazione.
All’inizio del gioco, si può respirare l’aria fresca e familiare del regno di Hyrule, che è rimasto bello come si ricorda e ora è pieno di nuovi punti di interesse. Ci sono molte caverne e pozzi sotterranei da esplorare, che si aprono su labirinti per piccoli e grandi giocatori, così come una vasta gamma di animali e nemici. Il cielo sopra la testa del protagonista è punteggiato di arcipelaghi fluttuanti, che richiamano l’ispirazione del gioco The Wind Waker. Ci sono isole più grandi e altre che fungono da semplici santuari tra le nuvole, insieme a giganteschi costrutti volanti e piccole strutture che offrono una singola interazione. Ci sono molti modi diversi per navigare nel vento, ma il più comune è quello di utilizzare le torri topografiche, che funzionano come dei cannoni e permettono a Link di raggiungere altezze di centinaia di metri. Una volta che si arriva su un’isola, il gioco non ha limiti di esplorazione e spetta alla fantasia del giocatore decidere come proseguire.
Link, il protagonista di Breath of the Wild, può utilizzare nuove tecnologie Zonau per animare dispositivi come mongolfiere, droni e persino caccia bombardieri funzionanti. Questo gli permette di muoversi facilmente da un punto all’altro, anche su terreno difficile, e trasformare le lunghe traversate in un rapido intermezzo tra le attività. Grazie a queste innovazioni, Link può raggiungere qualsiasi punto di interesse in un battito di ciglia, rendendo le scalate un retaggio del passato. Tuttavia, queste tecnologie sono utilizzabili solo all’aria aperta.
Si è discusso se il nuovo gioco avrebbe portato solo alcune novità o se ci fosse altro da scoprire al di sotto della superficie. Esplorando le regioni sottostanti la crosta terrestre, si rivela un enorme mondo di gioco con avversari impegnativi, missioni, ricompense e punti d’interesse esclusivi, e una serie di regole completamente nuove da seguire. Questo mondo sotterraneo richiede un approccio diverso rispetto al mondo sopra la terra di Hyrule, con una sfida più impegnativa e faticosa. Mentre nel mondo di Hyrule ci si sente padroni della situazione, affrontando la furia degli elementi naturali, il mondo sotterraneo richiede una nuova formula di esplorazione.
Anche nell’oscurità, la nuova architettura non perde il suo fascino. I dungeon tematici, che hanno sempre caratterizzato la serie di Hyrule, sono finalmente tornati in alto nel cielo, nelle viscere della terra e persino in bella vista nelle piane. Questo ritorno è stato geniale, poiché i nuovi templi abbracciano la modernità, presentando scorci mozzafiato, enigmi avvincenti e una formula evoluta, che dosa con cura l’equilibrio tra la libertà del nuovo approccio sandbox e la più classica soluzione a senso unico. La bellezza estetica si fonde con le interazioni dei personaggi secondari, creando segmenti di gioco dinamici e originali, culminando in intense battaglie contro i ben caratterizzati boss.
La mole impressionante di contenuti è solo l’inizio delle meraviglie del regno di Hyrule. Ciò che colpisce di più è il modo in cui tutti gli strati della mappa si combinano e interagiscono tra di loro. Ci sono luoghi che possono essere raggiunti solo passando attraverso il sottosuolo, e le isole volanti nascondono tesori nascosti nei più remoti angoli del mondo sotterraneo. Anche il viaggio per arrivare ai dungeon è un’avventura che coinvolge personaggi secondari e aggiunge elementi alla trama. L’ambientazione è ricca di vita, piena di missioni secondarie per caratterizzare ogni piccolo insediamento sulle colline e nelle valli. La storia si evolve in base alle scelte di Link e ci sono elementi nuovi che si scoprono solo dopo aver completato l’avventura principale.
La vera rivoluzione: il gameplay
Il gioco The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom riesce a rivoluzionare l’esperienza di gioco del suo predecessore e, in parte, del videogioco stesso, grazie alla sua struttura di gioco. Il gameplay è sorprendente e persino inquietante, come un gioco di prestigio impossibile da replicare fisicamente, il cui segreto sembra essere legato alla vera magia. La vera anima dell’avventura risiede nei nuovi poteri a disposizione di Link, che sono integrati nel suo braccio protesico. Dopo aver ereditato le funzionalità del gioco precedente, Link si trova ad affrontare una lunga serie di sfide, grazie anche ad un selettore circolare che una volta appreso rende impossibile tornare indietro.
L’Ultramano, che prende il nome dal primo giocattolo creato da Gunpei Yokoi per Nintendo, è uno strumento utile in giochi elettronici per la raccolta, lo spostamento e la fusione di oggetti all’interno di uno scenario. Ad esempio, puoi unire diversi tronchi per creare una zattera o impilare lastre di pietra per costruire un ponte. Il Compositore, invece, ti permette di mescolare armi, scudi e frecce con tutti gli oggetti presenti nel gioco, ad eccezione degli animali. In questo modo, puoi creare equipaggiamenti unici o strumenti con effetti speciali. Ad esempio, combinando semplici bastoni con pezzi rari, puoi ottenere lame speciali o scettri magici. Aggiungendo un Fiore Bomba all’estremità di una freccia, puoi demolire una parete rocciosa con facilità.
L’Ascensus è un potere donato al protagonista Link che gli permette di nuotare attraverso qualsiasi soffitto, purché si trovi abbastanza vicino alla sua testa. Questa abilità non solo gli consente di raggiungere la cima delle montagne partendo dalle profondità delle caverne, ma è anche essenziale per risolvere gli enigmi del gioco. Questa capacità sarebbe considerata folle in qualsiasi altro videogioco, in quanto potrebbe distruggere completamente i sistemi e i livelli del gioco. Il potere del Reverto, invece, consente a Link di riavvolgere il tempo di un oggetto specifico, ad esempio per respingere un proiettile o ripristinare una determinata situazione durante l’esplorazione.
Lo Schematrix è un’opzione molto avanzata che può essere utilizzata durante l’avventura per immagazzinare progetti e ricostruire architetture complesse in modo facile e veloce. Questo strumento è particolarmente utile quando si tratta di riprodurre i congegni degli Zonau, una popolazione antica, poiché contiene un vasto catalogo di piccoli dispositivi tra cui ventole, raggi laser, alianti, palloni aerostatici, molle e altro ancora. In pratica, lo Schematrix funge da archivio completo di tutte le creazioni realizzate durante l’avventura e consente di ricostruire qualsiasi struttura complessa con una sola pressione, anche se i materiali originali non sono disponibili.
Ci sono circa trenta dispositivi differenti, ognuno con caratteristiche uniche, che possono essere combinati con altri elementi tramite l’Ultramano. Questa esperienza offre un numero di soluzioni potenzialmente illimitato. L’unica regola è che se si può immaginare qualcosa, si può sempre realizzare, che si tratti di un bulldozer, un hovercraft, un esoscheletro o una nave da guerra con cannoni.
Quindi, quando ci si ritrova in una situazione difficile e sprovvisti di mezzi adeguati, è sorprendente come un ciocco di legno e un sasso possano diventare un martello da guerra, oppure come un aliante e un paio di ventole possano diventare un aereo pratico per attraversare una vallata. Quando gli avversari sembrano troppo forti o numerosi, ci sono molte opzioni disponibili come inviare in battaglia dei droni lanciafiamme autonomi o utilizzare una freccia infusa con un fungo velenoso per confondere l’avversario più pericoloso. Queste possibilità, tra molte altre, rendono l’avventura di Link l’interpretazione definitiva della formula immersive sim.
La libertà assoluta è fondamentale nell’esplorazione e nella risoluzione di enigmi, poiché questi elementi possono essere facilmente “spezzati” senza compromettere il gioco. Questa filosofia sfida i tradizionali giochi di ruolo carta e penna e offre una sensazione di soddisfazione quando tutto va come previsto. Tuttavia, il vero divertimento si trova quando ci sono degli imprevisti che portano a decisioni improvvisate, sciocche e talvolta comiche, generando dozzine di interazioni non previste che amplificano l’esperienza di gioco.
Il fatto che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom mantenga l’anima di Breath of the Wild non significa che non abbia una propria personalità: offre infatti una grande libertà di scelta ai giocatori, combinando vecchie e nuove meccaniche di gioco in modo da soddisfare tutti i tipi di appassionati, compresi quelli che preferiscono un’esperienza più strutturata e meno aperta come nei vecchi capitoli. Inoltre, il gioco offre un sistema di crafting che può essere apprezzato anche dai giocatori che solitamente non gradiscono questo tipo di meccaniche. In sintesi, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è un gioco d’azione e avventura che combina diversi elementi in modo armonioso, offrendo un’esperienza sandbox avanzata e uno dei mondi aperti più sorprendenti degli ultimi tempi, consentendo a ogni giocatore di scegliere il percorso che preferisce per avvicinarsi al regno.
L’ambientazione di Hyrule è dinamica e in continua evoluzione, rappresentando un mondo artigianale che offre costantemente nuove scoperte anche dopo aver giocato per centinaia di ore. Questa terra diventa l’ultima cosa a cui pensare prima di dormire e la prima al risveglio. All’interno di questo mondo, ci sono i Sacrari, che richiedono la risoluzione di piccoli enigmi ambientali per accedere, i Semi di Korok da trovare, che sono centinaia e si celano in numerosi punti del paesaggio. Inoltre, ci sono molti minigiochi disponibili, e le praterie sono punteggiate da ben cinquantasei pozzi e altrettante caverne che conducono a intricate reti di cunicoli sotterranei. Non è infrequente imbattersi in missioni come la caccia ai pirati, la costruzione di una casa, il combattimento insieme ad altri eroi, o l’affrontare gruppi di nemici che adottano strategie uniche.
Il regno virtuale mette a disposizione solo i materiali di base, ma spetta a ogni giocatore creare la propria avventura all’interno della vasta area di gioco. Le interazioni sono così semplici, fluide e immediate che spesso non ci si rende conto di quanto sia straordinario ciò che accade sullo schermo, finché non ci si ferma a riflettere attentamente sulla recente esperienza virtuale.
Arte e tecnica di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
L’impressione che suscita The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è quella di un gioco che gestisce in modo sorprendente un’enorme quantità di interazioni senza compromettere le prestazioni. È possibile fondere insieme numerosi oggetti senza subire rallentamenti e in alcuni casi sembra quasi un mistero come la macchina riesca a gestire tutti questi calcoli. Nel complesso, il gioco è visibilmente migliorato rispetto al capitolo precedente, soprattutto dopo l’uscita di una patch correttiva che ha ridotto notevolmente i rari ma fastidiosi cali di frame rate in alcune fasi del gioco in modalità TV, limitando le incertezze più evidenti ai fenomeni di “pop-in”.
Quindi, il post sostiene che ci sono state alcune difficoltà con le prestazioni della console Nintendo Switch quando si gioca alla nuova avventura di Link, specialmente quando ci sono molti effetti particellari come la pioggia. Tuttavia, ci si augura che questo gioco sia l’ultimo grande successo per la Nintendo Switch, dato che la console ha avuto difficoltà recentemente a far brillare le sue grandi produzioni come Bayonetta 3 e l’ultimo episodio di Zelda. Si può solo immaginare come questi giochi avrebbero potuto essere se fossero stati creati per un hardware più avanzato.
Hyrule è un gioco che offre diverse funzionalità tecniche sorprendenti, che vanno dalla gestione futuristica del motore fisico, fino ad un sistema di routine e reazioni innovativo e avanzato. Inoltre, il gioco presenta una serie di meccaniche uniche che sembrano ancora al di fuori della portata degli altri produttori, probabilmente perché concentrati solo sulla grafica fotorealistica. Quando la forza bruta non basta, la direzione artistica del gioco interviene, creando personaggi e nemici convincenti, paesaggi incredibili e sfruttando l’illuminazione per dare vita ad un mondo fantastico che sembra uscito da un film di Hayao Miyazaki. Anche se all’inizio può sembrare un po’ familiare, Hyrule regala sempre nuove sorprese e emozioni, anche se non ha lo stesso effetto “wow” del primo Breath of the Wild.
A volte, in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, interi dungeon si trasformano in arene dove ci si scontra con un boss, accompagnati dalle note reinterpretate di una colonna sonora classica del passato. Questo gioco è simile a ciò che Super Mario Galaxy 2 è stato per il suo predecessore, e rappresenta l’essenza della filosofia della casa di Kyoto. È una vera miniera di idee che resteranno insuperate per molto tempo. Inoltre, è il risultato di un percorso creativo diverso e quasi opposto rispetto a quello perseguito dagli altri giochi dell’industria.