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Recensione di Mediterranea Inferno: visual novel italiana di Dark Temptations

Mediterranea Inferno, la recensione di una visual novel italiana di grande impatto

Dopo la pandemia del 2020, tre amici milanesi omosessuali, Claudio, Andrea e Mida, si riuniscono con l’intento di organizzare una breve vacanza durante il periodo di Ferragosto. La destinazione scelta è la Puglia, nel Sud Italia. Questi tre amici erano così vicini che erano conosciuti collettivamente con il nome artistico “i Ragazzi del Sole”. Questi ragazzi erano una presenza centrale nella vita notturna, essendo l’anima delle feste e quasi acquisendo un carattere mitico tra i frequentatori delle discoteche nel capoluogo lombardo. Tuttavia, il periodo di confinamento li ha separati in qualche modo, portando alla luce le loro insicurezze e paure che erano state sopite.

L’evento riparatore della vacanza, caratterizzato dalla frequentazione di spiagge, partecipazione a feste popolari e visite a cimiteri, subisce una rapida trasformazione. In modo repentino, conflitti, recriminazioni e sentimenti intensi emergono con forza e drammaticità, avviando una catena di reazioni che appare insieme potente e inarrestabile. La recensione di Mediterranea Inferno si propone di determinare se sia opportuno o meno immergersi nelle loro esperienze.

Gameplay

Lo stile grafico di Mediterranea Inferno fa la differenza

“Mediterranea Inferno” rappresenta una pura visual novel, richiedendo un significativo investimento di tempo nella lettura. Durante questa esperienza, i lettori si trovano ad affrontare delle decisioni in momenti selezionati all’interno dei dialoghi, con particolare enfasi sul sistema di gioco principale, noto come “sistema dei miraggi”. Inizialmente durante la vacanza, un misterioso individuo di nome Madama offre un frutto ai tre protagonisti. Questo frutto induce allucinazioni estremamente vivide e rappresenta gli unici momenti interattivi nel corso del gioco, come verrà illustrato successivamente. Consumando tre di questi frutti, uno al giorno, si apre la strada verso il paradiso. Ai giovani viene imposto un unico vincolo: sbucciare il frutto prima di consumarlo, poiché omettere questa pratica comporterebbe gravi conseguenze.

La decisione riguardo a chi debba consumare il frutto spetta al giocatore. Fondamentalmente, il frutto e il suo desiderio associato vengono concessi a chiunque sia disposto a conformarsi con le proprie richieste. I tre personaggi presentano notevoli differenze tra di loro e manifestano spesso desideri in conflitto: Claudio, di nobili natali, si presenta come un individuo apparentemente distante e impassibile. Tuttavia, è attualmente attraversato da una profonda crisi identitaria in relazione alla sua famiglia ed è oppresso da un pervasivo senso di insuccesso. Andrea, invece, è un estroverso festaiolo che vive la sua sessualità con ardore e ama trovarsi costantemente al centro dell’attenzione.

Nonostante ciò, fatica a rimanere isolato dagli altri. Mida è il più timido e incerto tra i tre, ma paradossalmente è colui che ha conseguito maggior successo durante la pandemia, emergendo come influencer e modello. Le loro preferenze in merito alle attività da svolgere durante la vacanza sono direttamente plasmate dai loro tratti distintivi. Per esempio, Andrea predilige l’ambiente marino e l’effervescenza della vita in spiaggia, mentre Mida trova piacere nell’accompagnare gli amici presso la piscina. Alcuni tendono ad apprezzare le festività tradizionali, mentre altri manifestano un’attrazione per le serate in discoteca e così via.

Come precedentemente menzionato, l’iniziale leggerezza di alcune situazioni assume gradualmente connotazioni più drammatiche, inclusi aspetti di natura orrorifica. In particolare, i “miraggi” costituiscono sequenze altamente suggestive e intrise di simbolismo, raffiguranti figure quali madonne piangenti, profezie, trasformazioni corporee e altre rappresentazioni simili. All’interno di uno specifico “miraggio,” viene persino dedicato spazio per commemorare alcuni celebri personaggi della cultura italiana che sono venuti a mancare negli anni passati (tra cui Franco Battiato, Monica Vitti e altri). Confermo nuovamente che i “miraggi” costituiscono le sole sequenze interattive nell’esperienza di gioco. Tuttavia, è importante sottolineare che l’interazione richiesta non è eccessivamente complessa. È compito del giocatore selezionare determinati “punti caldi” tramite clic per far progredire l’esperienza e, potenzialmente, per scoprire uno dei “santini” nascosti. Questi “santini” sono fondamentali per sbloccare la vera e propria conclusione del gioco, accessibile solamente dopo la prima partita.

Puglia allucinante

Trovare i santini è essenziale per sbloccare il vero finale

Il cuore del capolavoro “Mediterranea Inferno” trova la sua vitalità nel suo distintivo stile visivo. Tale stile è costituito da suggestivi elementi tratti dal mondo dei fumetti indipendenti, rapide animazioni mirate a descrizione teatrale, vividi cromatismi che catturano appieno l’atmosfera solare e quasi abbagliante della scenografia pugliese. L’uso di inquadrature richiamanti le opere di Giorgio de Chirico, accenni ai lavori di Alejandro Jodorowsky e ad altri autori, insieme a una ricca dose di cultura pop e sensibilità LGBTQ+, definiscono l’identità visiva del lavoro.

In questa prospettiva, l’opera abbraccia una posizione decisamente schietta. Essa non esita a citare eventi del panorama politico italiano, come l’esempio della bocciatura in parlamento della legge Zan. Oltre a ciò, l’opera si fa portavoce di una critica aperta nei confronti della società contemporanea. Tuttavia, è opportuno sottolineare che molti di questi temi sono contestualizzati nel sottofondo delle esperienze personali dei tre protagonisti. Questa scelta sembra essere volta a garantire l’accessibilità a un pubblico internazionale.

Un elemento distintivo sono i “miraggi”, composizioni surreali che introducono molteplici stimoli visivi di interesse. Queste composizioni agiscono come veicolo per esprimere le complesse lotte interiori dei personaggi, talvolta con una forza espressiva di grande impatto.

Lo stile visivo è estremamente marcato

I dialoghi presentano un didascalismo esistenzialista che occasionalmente introduce ridondanze, contrastando con l’efficace costruzione immaginativa che invece raggiunge chiarezza, catturando l’attenzione del giocatore. In questa prospettiva, possiamo valutare Mediterranea Inferno come un’opera ben riuscita e accuratamente strutturata, attraverso la quale si esprime una visione intrinsecamente potente del mondo, intransigente nei confronti dei suoi protagonisti. Inoltre, va notato che la trama si dimostra meno lineare di quanto inizialmente possa apparire.

Sfortunatamente, la versione che abbiamo avuto l’opportunità di testare presentava alcune problematiche tecniche, le quali si spera possano essere risolte attraverso eventuali aggiornamenti successivi al lancio. In particolare, ci riferiamo al fatto che il cursore tende a scomparire nei momenti di utilizzo del controller, generando di fatto delle difficoltà nell’effettuare avanzamenti (sebbene si possa superare il problema passando all’utilizzo del mouse). Inoltre, sono state riscontrate alcune problematiche relative al sistema di illuminazione in determinate scene. Va sottolineato che tali inconvenienti, in realtà, non risultano essere di natura critica, e soprattutto sono tutti suscettibili di essere corretti. Tuttavia, riteniamo importante segnalare tali problematiche per garantire un miglioramento costante della situazione.

8.0

Conclusioni

"Mediterranea Inferno" costituisce un'opera di notevole successo, caratterizzata da una potente espressività. In essa, i lettori si lasciano coinvolgere con piacere nelle vicende dei tre protagonisti. L'opera affronta tematiche attuali, questioni politiche, visioni artistiche e analisi psicologiche. In definitiva, assume la forma di un affresco affascinante. È da notare, tuttavia, la presenza di alcuni dialoghi eccessivamente didascalici, guidati da un'intenzione espositiva eccessiva, che crea una certa discordanza con l'insieme del testo. Tale discordanza può suscitare talvolta il desiderio di concentrarsi solamente sulle immagini visive, tralasciando la lettura del testo. Nel complesso, seppur con alcuni piccoli problemi tecnici, l'opera merita sicuramente una lettura attenta.

Hunter Assassin

8.0

Pro

  • L'aspetto visivo dello stile risulta accattivante.

Contro

  • Alcuni dialoghi risultano eccessivamente espositivi.
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