Super Meat Boy, Celeste e le diverse versioni di Super Mario Maker rappresentano esempi di giochi platform 2D che negli ultimi anni hanno richiesto grande impegno e destrezza delle dita, oltre che qualche pad lanciato con forza per sfogare la frustrazione accumulata di fronte a ripetuti game over.
Mr. Run and Jump condivide la stessa categoria di titoli implacabili che mettono alla prova la tranquillità e la fiducia dei giocatori che scelgono di affrontare la sfida, ma si distingue per due caratteristiche sorprendenti.
Il primo aspetto che vogliamo considerare riguarda la produttività. Stiamo parlando di un gioco che può essere definito senza dubbio come un intrigante remake. L’originale, se possiamo chiamarlo così, è stato lanciato durante questi giorni estivi in formato fisico per la console Atari 2600. Questa mossa pubblicitaria di sicuro impatto sicuramente renderà felici coloro che conservano ancora un esemplare di quella gloriosa console che fece il suo debutto sul mercato più di quarantacinque anni fa. Anche se può sembrare un’idea fine a se stessa, allo stesso tempo offre una rappresentazione chiara delle caratteristiche di base di un platform bidimensionale focalizzato sull’essenzialità.
La seconda caratteristica di Mr. Run and Jump, che esamineremo in dettaglio durante questa recensione, è la sua chiara focalizzazione su un pubblico che desidera sfidarsi, ma con alcune idee che lo rendono altrettanto accattivante per coloro che si avvicinano per la prima volta o che sono semplicemente curiosi. Questo approccio ricorda l’inclusione del personaggio imbattibile Funky Kong da parte di Donkey Kong Country: Tropical Freeze.
Un platform essenziale
Secondo la tradizione del genere, Mr. Run and Jump non si imbarca in una trama elaborata per giustificare il susseguirsi di burroni e trappole che il protagonista deve superare. Questi ostacoli, infatti, permettono al giocatore di raggiungere i tanto ambiti titoli di coda. L’introduzione interattiva all’avventura, tuttavia, presenta un interessante doppio merito. Innanzitutto, offre una breve panoramica dell’aspetto grafico dell’edizione originale del gioco su Atari 2600, sostituendola quasi istantaneamente con una versione aggiornata che, pur mantenendo una vibrazione anni ’80 grazie ai suoi accattivanti colori al neon e all’interfaccia minimalista, cattura l’attenzione del giocatore.
Inoltre, assegna direttamente a Mr. Run and Jump il compito di affrontare il Vuoto, un’entità spaventosa che sta inghiottendo ogni cosa che attraversa il suo cammino. L’unico modo per neutralizzare questa minaccia che tiene in ostaggio l’intero Regno dei Colori è recuperare sei preziosi artefatti nascosti all’interno di altrettante regioni piene di insidie.
Non c’è altro che vi distingua dal vostro primo, quasi inevitabile, termine della partita, eccetto per alcune brevi interazioni. La creatura frutto della sinergia tra Graphite Lab e Heavy Horse Games non mostra pietà, specialmente inizialmente, e non ha remore nell’indurvi a scontrarvi di fronte a un design di livello che potrebbe facilmente spingervi al limite della pazienza.
Punte affilate, avversari disposti con meticolosa precisione, balzi millimetrici, oggetti da raccogliere posti in luoghi inimmaginabili. Il percorso da seguire risulta costantemente evidente, e spesso anche la tattica per raggiungere ciascuna piattaforma è chiara. Tuttavia, raggiungere il traguardo richiede frequentemente sequenze prolungate e impegnative di pressioni sui pulsanti, eseguite con tempismo accurato e, soprattutto, con consapevolezza.
Lo schema di comandi è essenziale e semplice, proprio come lo stile visivo che richiama vagamente le grafiche vettoriali di giochi classici. È possibile eseguire un doppio salto, il protagonista, Mr. Run and Jump, può arricciarsi su se stesso per guadagnare velocità e superare fessure ancora più ampie, si può sfruttare l’inerzia durante il salto e ci si affida al rimbalzo costante sui muri. Non ci sono abilità particolari da attivare in momenti specifici o da sbloccare dopo aver accumulato risorse.
Contrariamente a Super Mario, che introduce alcune variazioni nel gameplay attraverso l’uso di fiori e foglie che conferiscono power-up, la produzione Atari basa completamente e esclusivamente la sua efficacia sul design dei livelli.
Le sei zone principali (oltre a una bonus) sono suddivise in quattro livelli ciascuna e presentano sfide focalizzate su vari elementi. Nella zona viola, si possono osservare punte affilate che si sviluppano abbondanti, persino aderendo alle pareti delle piattaforme. Nell’area rossa, invece, i giocatori dovranno affrontare flussi di magma e fiamme che intensificano il loro ardore quasi in sincronia con la musica.
Certamente, alcuni motivi tendono a riapparire nelle zone successive, creando un aumento graduale della sfida che culmina nel Dark World, un’ambientazione riservata esclusivamente a coloro che non solo riusciranno a collezionare tutti gli artefatti, ma dimostreranno anche una determinazione così forte da acquisire ogni singola sfera e triangolo d’energia sparsi lungo i vari livelli.
Per aggiungere varietà e aumentare la sfida, due ulteriori elementi entrano in gioco. In primo luogo, ogni ambientazione presenta un livello unico in cui non solo affronterete una miriade di ostacoli e pericoli lungo il percorso, ma dovrete farlo costantemente inseguiti dal Vuoto stesso. Quest’entità vi costringerà ad affrontare la sfida senza indugiare troppo a lungo, creando l’effetto di uno schema di scorrimento laterale automatico.
Inoltre, avrai la possibilità di affrontare nuovamente ogni livello completato attraverso la modalità Time-Trial. Qui, per guadagnarti la medaglia di platino, dovrai praticamente trasformarti in un maestro dell’efficienza, dimostrare tempismo impeccabile e memorizzare ogni dettaglio del contesto di gioco.
Difficile, ma anche per tutti
Sebbene possa dipendere dai gusti personali, è innegabile che Mr. Run and Jump rappresenti una sfida considerevole anche per coloro che hanno cresciuto giocando a platform. Nonostante non raggiunga gli stessi livelli di originalità, freschezza e intricata progettazione dei livelli di titoli come Celeste e Donkey Kong Country: Tropical Freeze, il gioco riesce ad intrattenere e divertire grazie alla sua enfasi sull’essenzialità e, seppur in parte per mancanza di creatività da parte degli sviluppatori, offre un livello di sfida superiore alla media.
Solo con pazienza e dedizione riuscirete a superare alcuni tratti, potrebbe persino richiedere più di una dozzina di minuti prima di raggiungere il successo. Anche se l’esperienza con i giochi platform 2D può dare una mano, anche i giocatori più esperti dovranno affrontare sfide impegnative nei trenta livelli che compongono questa esperienza. Senza considerare il Time-Trial e la ricerca dei collezionabili, è improbabile riuscire a sconfiggere il Vuoto entro le prime sei o sette ore di gioco.
Tuttavia, nel caso di “Mr. Run and Jump,” la sfida non è riservata esclusivamente ai giocatori più abili. Il gioco evita qualsiasi senso di ingiustizia o frustrazione e offre diverse opzioni di assistenza per coloro che desiderano superare il livello attuale. La prima opzione di aiuto consiste in un essere incorporeo che illustra al giocatore le sequenze di salto ottimali e il percorso più sicuro per raggiungere il traguardo senza rischi. Inoltre, dopo una serie di tentativi falliti, il software può attivare punti di controllo intermedi per rendere il processo meno gravoso e più rapido. Infine, come ultima risorsa, è possibile attivare l’invulnerabilità dell’avatar, trasformando l’esperienza in un semplice passatempo piacevole.
Il personaggio di Mr. Run and Jump non si limita solamente a correre e saltare. Nelle fasi avanzate dell’avventura, vi troverete spesso di fronte a una scelta cruciale. In queste situazioni, troverete sempre una via più semplice, ma senza la possibilità di raccogliere oggetti collezionabili, e un’altra via più impegnativa, ma essenziale per completare integralmente il livello corrente.
Attraverso queste opzioni di assistenza (che vengono sempre offerte in modo facoltativo, voglio sottolineare), l’azienda Atari riesce a creare un’esperienza divertente che evita accuratamente di diventare fonte di frustrazione. L’obiettivo è rivolgersi a un pubblico di giocatori appassionati in cerca di una sfida significativa, senza però escludere coloro che desiderano mettersi alla prova o semplicemente godersi un platform 2D rilassante, magari sotto l’ombrellone.