Tra le numerose serie disponibili sul vasto catalogo di Netflix, La Regina degli Scacchi emerge indubbiamente come una delle più avvincenti. La trama narra le vicende di Beth Harmon, una giovane orfana le cui straordinarie abilità negli scacchi si rivelano, spingendola a coltivare il desiderio di trasformare questa passione in una meta ambiziosa: divenire una figura di rilievo nell’ambito del gioco a livello globale.
Certamente, i soggetti affrontati nello spettacolo con Anya Taylor-Joy vanno oltre il gioco e, al contrario, affrontano argomenti altrettanto dibattuti, come l’uso improprio di sostanze, la dipendenza dall’alcol, la sofferenza e le disparità. Tuttavia, nessuno di questi aspetti trova spazio nel videogioco fruibile gratuitamente su dispositivi iOS e Android per coloro che sono iscritti alla piattaforma di streaming.
Quindi stiamo parlando solamente di una simulazione? La risposta troviamo nella recensione di Sfida la Regina degli Scacchi.
Struttura: dalla serie al gioco
All’origine, “Sfida la Regina degli Scacchi” rappresenta essenzialmente un gioco di scacchi arricchito dall’utilizzo dei personaggi e degli scenari della serie televisiva. Questi elementi sono ingegnosamente integrati per condurci attraverso un percorso di apprendimento strettamente legato alla nostra abilità di manovrare la scacchiera. Il percorso formativo inizia con un tutorial esaustivo e altamente guidato, il quale progressivamente ci fornisce tutte le informazioni, regole e strategie fondamentali per poi permetterci di muovere le nostre pedine con sicurezza e autonomia.
All’inizio del percorso, è fattibile selezionare il livello di sfida a seconda della propria familiarità con gli scacchi. Di conseguenza, l’approccio formativo si adatta, partendo completamente dalle fondamenta per coloro che si avvicinano come principianti assoluti. Tuttavia, coloro che vantano già una certa dimestichezza con il gioco inevitabilmente si troveranno a fronteggiare sfide semplici e poco stimolanti.
In parallelo alla modalità giocatore singolo, contraddistinta dal conseguente guadagno di gettoni spendibili per l’acquisto di scenari, avatar, bandiere e elementi vari, si può partecipare a varie opzioni multigiocatore competitive. Queste opzioni comprendono il gioco a turni per l’uso su un unico dispositivo e ovviamente una modalità PvP online che, comunque, richiede un certo grado di maestria per essere sfruttata con successo.
Le partite di scacchi possono estendersi per un periodo considerevole, ed è proprio per questa ragione che il sistema di avvisi incorporato nel gioco ci informerà mediante un messaggio nel caso in cui il nostro avversario abbia effettuato la sua mossa. Questo ci consente di rispondere e continuare lo svolgimento del match. Naturalmente, a meno che non ci si conosca bene, è importante considerare la probabilità che uno dei due giocatori possa abbandonare la partita in corso.
Gameplay e tecnica
Indubbiamente, esiste una chiara connessione tra l’aspetto tecnico dell’implementazione di “Sfida la Regina degli Scacchi” e la sua esperienza di gioco. Questo perché un’esperienza di tale natura richiedeva un’interfaccia estremamente reattiva e fluida. Tuttavia, la realtà è che muoversi sulla scacchiera, selezionare le caselle e persino premere i pulsanti è accompagnato da un fastidioso ritardo, il quale purtroppo ne caratterizza l’interazione complessiva.
Le scelte a disposizione sono molteplici, anche grazie alla capacità di cambiare tra una visione tridimensionale libera, completa di rotazione e zoom, e un diagramma bidimensionale per ottenere la massima chiarezza concepibile. Tuttavia, le dinamiche si semplificano a quelle che ci si potrebbe aspettare da un simulatore tradizionale, in questa situazione particolarmente centrato sulla fase introduttiva e con un coinvolgimento degli eventi della serie limitato alla cornice di sfondo.