Il gioco idle si presenta come una creatura dal carattere straordinario: pur sembrando antitetico al concetto di intrattenimento videoludico grazie alla sua modalità di gioco, in realtà sfrutta ingegnosi meccanismi psicologici che lo rendono irresistibile. Nel corso del tempo, gli sviluppatori sono riusciti ad amalgamare questa singolare premessa con elementi di gameplay più convenzionali e ben strutturati. Un esempio eccezionale di questa sinergia emerge dalla recensione di Stone Story RPG, dove si manifesta una delle migliori esemplificazioni di questo concetto. In questo idle RPG, la componente automatizzata si dissolve rapidamente poiché il gioco si dimostra tutto tranne che privo di interazione. Pur con il protagonista che agisce e si sposta autonomamente, l’intervento attivo del giocatore diviene un requisito costante e imprescindibile. Questo aspetto trova radicamento in una solida base strategica che arricchisce notevolmente l’esperienza di gioco.
Oltre alle sue peculiari dinamiche, Stone Story RPG trae un’identità distintiva dalla sua straordinaria caratterizzazione visiva, che conferisce una profonda individualità all’intero gioco. Ogni aspetto è reso attraverso l’uso abile dell’ASCII art, una tecnica artistica che si avvale di caratteri e segni semplici disposti con maestria per dar vita a autentiche opere visive.
Il percorso inizia con modesti caratteri che lampeggiano su uno sfondo scuro. Ma con l’aggiunta di semplici animazioni, lo schermo si anima di scene straordinariamente evocative. Questo impatto è difficile da replicare anche mediante tecniche grafiche più complesse e tradizionali. In questo mondo insolito composto da piccoli segni bianchi su sfondo nero, un eroe si risveglia e intraprende un viaggio attraverso diverse ambientazioni per raccogliere le 9 pietre magiche dell’anima. L’obiettivo è far tornare la luce in un racconto che si sviluppa nell’arco di circa 6-8 ore di gioco.
Dungeon, combattimenti e strategia
L’elemento di gioco idle assicura che gran parte delle azioni sia automatizzata, ma ciò non implica che il giocatore non debba intervenire ripetutamente nel corso dell’esperienza di gioco; anzi, la sua partecipazione è cruciale. Nelle fasi di esplorazione e combattimento, Stone Story RPG si sviluppa quasi autonomamente. Il protagonista procede attraverso i dungeon, raccoglie risorse e ingaggia automaticamente i nemici lungo il percorso. Tuttavia, è la preparazione del nostro eroe a costituire un tassello essenziale nell’affrontare le minacce, e questa fase richiede l’intervento diretto del giocatore.
Quindi, il cuore del gameplay risiede nella gestione dell’inventario e nelle decisioni strategiche da prendere per equipaggiare ottimamente il protagonista. Questo approccio è fondamentale per affrontare gli scontri all’interno del gioco e, nel caso, risolvere gli enigmi che ostacolano la progressione. La selezione oculata degli oggetti da assegnare al personaggio diventa il cardine dell’interazione con gli scenari, sia per garantire la sopravvivenza contro i nemici sia per risolvere gli enigmi eventualmente presenti.
L’intercalarsi tra diversi oggetti da impiegare diviene dunque un elemento inscindibile dell’azione, includendo la capacità di effettuare cambi di equipaggiamento in tempo reale anche durante gli scontri con i boss più ardui, specialmente quando le circostanze si modificano nel corso del duello. Sottostante a tutto ciò c’è il processo di creazione di oggetti, che si sviluppa attraverso la scoperta di schemi e la raccolta delle risorse necessarie per la loro realizzazione.
Queste recenti scoperte seguono una progressione dinamica, aprendo nuove vie e aggiungendo dungeon all’interconnesso mondo di gioco. Questi luoghi possono essere esplorati ripetutamente per scoprire nuovi tesori e continuare l’avanzata, con il livello di sfida in costante crescita ad ogni completamento. Anche la creazione di pozioni e il potenziamento delle armi si dipana attraverso l’ampliamento delle abilità di artigianato, che richiede anche al giocatore intuizioni affascinanti riguardo alle possibili combinazioni tra oggetti e risorse.
Un’altra peculiarità rilevante è la presenza di un engine di scripting integrato nel gioco: grazie a uno dei poteri delle pietre ottenute durante la progressione della storia, è possibile definire azioni da eseguire automaticamente all’interno del software. Questa caratteristica arricchisce in modo significativo l’esperienza, offrendo al giocatore la possibilità di intervenire direttamente sulla struttura stessa del mondo di gioco e di apportare modifiche a vari aspetti a sua discrezione.
Tra mobile e PC
In mezzo a tanta straordinaria arte ASCII, un aspetto evidente quando si discute di Stone Story RPG su piattaforme mobili e PC è la dissimile strategia adottata dagli sviluppatori per l’accesso al gioco. Infatti, il titolo si manifesta come free-to-play su dispositivi iOS e Android, mentre su PC è proposto come un gioco a pagamento standard. Questa scelta è accompagnata da un prezzo particolarmente elevato per un titolo indie di queste dimensioni, con un costo di circa 30 euro per l’acquisto.
Naturalmente, sul versante mobile, il modello di business è supportato dalle microtransazioni, anche se queste non sembrano essere eccessivamente invasive, almeno durante le prime fasi del gioco. Queste transazioni ruotano principalmente attorno all’acquisto di valuta virtuale, che in un titolo con una dinamica incrementale come questo può rivelarsi essenziale per risparmiare tempo e progredire con maggiore velocità. Tuttavia, vale la pena sottolineare che considerando che la longevità del gioco non è eccessiva, questo aspetto non emergerebbe in modo predominante.
Al contrario, il prezzo stabilito per la versione PC rappresenta una questione piuttosto critica. Dopo alcuni anni di accesso anticipato, la versione definitiva è ora disponibile per l’acquisto al prezzo di 30 euro. Questa cifra risulta notevolmente significativa all’interno del contesto di piattaforme come Steam, soprattutto considerando le dimensioni relativamente contenute del gioco. Si riconosce indubbiamente che Stone Story RPG sia frutto di un considerevole sforzo svolto da un gruppo ristretto di sviluppatori nel corso di vari anni, tuttavia il costo può essere facilmente giudicato eccessivo.