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Recensione di Quake 2 Remaster: aggiornato per una nuova generazione

Quake 2, la recensione della Remaster

Il processo di rimasterizzazione di un videogioco implica riportare un’esperienza passata al presente, adattandola in modo tecnologicamente avanzato per l’attuale pubblico. Allo stesso tempo, tali iniziative possono servire a esaltare un’opera, arricchendola con nuovi contenuti che ravvivano la sua mitologia, evidenziando l’importanza o i valori che si sono sedimentati nel corso del tempo. Purtroppo, alcune rimasterizzazioni contemporanee si limitano a un’attivitĂ  superficiale, aggiungendo lievi effetti visivi, incrementando la risoluzione e offrendo poco piĂ¹ di ciĂ² che il gioco era in origine. Tuttavia, vi sono felici eccezioni, come dimostrato dalla recensione dell’edizione rimasterizzata di Quake 2, un processo che ha superato le nostre prospettive piĂ¹ ottimistiche.

Rimasterizzazione completa

Quake 2 non è stato snaturato dalla rimasterizzazione

Va sottolineato che l’aspetto visivo è stato oggetto di un significativo aggiornamento. La nuova versione di Quake 2, curata con cura dallo studio Nightdive Studios, offre la possibilitĂ  di selezionare risoluzioni superiori rispetto all’originale e attivare una serie di effetti migliorativi. Tra questi, si includono la simulazione del tubo catodico, l’anti-aliasing, la profonditĂ  di campo, le ombre dinamiche e molte altre opzioni. Ăˆ inoltre evidente il rifacimento dei modelli 3D dei nemici, l’introduzione di nebbie piĂ¹ realistiche e ulteriori migliorie che contribuiscono in modo significativo al complessivo impatto visivo.

Un confronto diretto con la versione classica di Quake 2 (anch’essa inclusa nel pacchetto) è sufficiente per apprezzare il notevole lavoro compiuto. Ăˆ vero che stiamo parlando di un titolo originariamente rilasciato nel lontano 1997 e, pertanto, è irrealistico attendersi miracoli in termini di grafica. Tuttavia, le migliorie apportate sono innegabili e apprezzabili. L’assenza del ray tracing è l’unica lacuna, una scelta che probabilmente mira a preservare l’equilibrio del motore grafico su tutte le piattaforme, anche se tale decisione è comprensibile e accettabile.

Oltre alla rinfrescante evoluzione grafica, che, sebbene non riesca a cancellare i piĂ¹ di venticinque anni di storia di Quake 2, è indubbiamente gradita, è innegabile che il punto piĂ¹ intrigante di questo pacchetto risieda nell’enorme arricchimento apportato dagli sviluppatori. All’interno di quest’opera si svela un assortimento che comprende Quake 2 in sĂ©, insieme alle espansioni The Reckoning e Ground Zero. Inoltre, vi sono le versioni classiche di tutti e tre questi titoli, insieme alla nuovissima espansione denominata Call of the Machine, appositamente creata per questa occasione dai talentuosi sviluppatori di MachineGames (il noto studio dietro Wolfenstein).

Non da meno è la presenza di Quake 2 64, la versione del gioco destinata alla console Nintendo 64, la quale si distingue notevolmente dalla sua controparte su PC. Aggiungendo a questa ricchezza di contenuti un assortimento di modalitĂ  online, tra cui il deathmatch, il team deathmatch, il capture the flag e la modalitĂ  cooperativa, siamo autorizzati a definire questa versione rimasterizzata come la rappresentazione piĂ¹ completa e accurata di ciĂ² che Quake 2 è stato, continua ad essere e ha saputo divenire nel corso del tempo.

Il gioco di allora, ma con molte novitĂ 

I ritmi di gioco sono elevatissimi

Per coloro che non ne fossero a conoscenza, il secondo capitolo della serie Quake si discosta dalla trama diretta del primo (analogamente farĂ  il terzo rispetto al secondo, e il quarto rispetto al terzo, con quest’ultimo che costituisce un seguito diretto del secondo). In questa ottica, l’ambientazione gotica del predecessore lascia spazio a un contesto di stampo fantascientifico: l’umanitĂ  si trova impegnata in una cruenta guerra contro gli Strogg, una specie aliena notoriamente aggressiva. La narrazione principale del gioco si svolge durante la fase della controffensiva terrestre, la quale, sfortunatamente, si conclude con esiti negativi.

Il giocatore assume il ruolo del solitario sopravvissuto all’interno del proprio squadrone d’assalto. Munito di armi letali, deve infiltrarsi tra le fila degli Strogg con l’obiettivo di interrompere la loro macchina bellica. CiĂ² comporta la navigazione attraverso una serie di livelli densamente popolati da nemici, i quali spaziano da semplici soldati deboli a possenti enforcer con una mitragliatrice al posto di un arto, nonchĂ© brutali picchiatori Berseker e robusti tank corazzati armati di lanciarazzi. L’obiettivo è infliggere danni significativi alle forze nemiche. Tuttavia, tale missione si svolge all’interno di labirinti intrincati, caratterizzati da porte da sbloccare, chiavi da rintracciare e segreti da scoprire. I tratti peculiari delle edizioni precedenti sono presumibilmente familiari, pertanto eviteremo di approfondirli e invece ci concentreremo sulle novitĂ , ovvero gli elementi che conferiscono un carattere unico e distintivo all’intera esperienza di gioco.

Quake 2 64

Ăˆ un po' un ritorno a casa

Esploriamo ora Quake 2 64, probabilmente la versione meno riuscita del gioco. La domanda sorge spontanea: perchĂ© includerla? Tuttavia, è affascinante vedere questa edizione all’interno di questo contesto. L’originale fece il suo debutto nel 1999, precedendo l’uscita di Halo: Combat Evolved per Xbox, un titolo che avrebbe rivoluzionato il concetto di sparatutto in prima persona su console. Confrontando la versione Quake 2 64 con la sua controparte su PC, rilasciata due anni prima, emergono chiare differenze. In particolare, si notano modifiche sostanziali nei livelli, con una maggiore orientazione orizzontale rispetto a quella verticale (puntare in alto e in basso con un controller non risultava particolarmente agevole), un’architettura delle mappe meno labirintica per evitare che i giocatori su console si smarrissero e una quantitĂ  complessivamente inferiore di nemici.

Questa versione rappresentava in sostanza una semplificazione significativa di Quake 2, adattandosi meglio al diverso pubblico e al sistema di controllo delle console. Ăˆ importante considerare che il tempo necessario per completare il gioco era di circa due ore e mezza, rispetto alle 9-10 ore richieste dalla versione PC. Riproporla oggi, magari utilizzando mouse e tastiera, permette di comprendere immediatamente perchĂ© fosse così complesso adattare giochi progettati per PC su console, almeno senza apportare modifiche strutturali sostanziali che avrebbero potuto alterarne l’essenza o semplicemente ridurne l’impatto, rendendoli piĂ¹ accessibili.

L’espansione Call of the Machine

Il fascino dell'originale c'è ancora

D’altro canto, “Call of the Machine” rappresenta un’autentica espansione, la quale puĂ² essere completata in circa cinque ore di gioco. Composta da sei missioni principali, con un’ulteriore missione finale che costituisce principalmente un prolungato scontro contro boss, l’espansione si sviluppa su un totale di ventotto livelli che spaziano da avamposti Strogg altamente fortificati a strette aree sotterranee, da complessi industriali minacciosi e molto altro ancora.

Le missioni sono state attentamente concepite, con una dose di complessitĂ  adeguata e un design che richiede un certo grado di familiaritĂ  con il titolo. Tradotto: sono sfide piuttosto ardue. Quindi, ci si puĂ² attendere la presenza di un gran numero di nemici, spesso posizionati in modo estremamente tattico (in senso positivo), in modo da accentuare la velocitĂ  del gioco e premiare i giocatori piĂ¹ agili e mobili. Tuttavia, non mancano momenti in cui è necessario rallentare il passo, studiare attentamente la situazione e pianificare le mosse future.

Ăˆ proprio con “Call of the Machine” che prende forma la preziosa utilitĂ  della bussola, una delle nuove aggiunte introdotte da Nightdive Studios nel gameplay. Questo strumento è disponibile sin dall’inizio nell’inventario e, quando utilizzato, indica chiaramente l’obiettivo successivo attraverso frecce verdi che compaiono nell’ambiente di gioco. Questa funzionalitĂ , sebbene possa sembrare una semplificazione eccessiva per alcuni, dimostra la sua utilitĂ  soprattutto in situazioni in cui è necessario attraversare aree ampie e complesse, evitando perdite di tempo. Va comunque sottolineato che l’uso della bussola è del tutto opzionale, consentendo ai giocatori di godere di Quake 2 nel suo stato originale, come se ci si trovasse nel 1997.

9.0

Conclusioni

L'edizione rimasterizzata di Quake 2 incarna l'essenza di ciĂ² che dovrebbe rappresentare ogni riedizione: un omaggio rispettoso all'originale, economicamente accessibile (addirittura gratuita per coloro che possedevano la versione originale su Steam e GOG), ma al contempo intrisa di nuovi contenuti in grado di catturare nuovamente l'attenzione anche dei giocatori piĂ¹ esperti. Nightdive Studios, in collaborazione con MachineGames e id Software, ha conseguito un risultato straordinario, affermando sĂ© stesso come uno dei protagonisti in questo genere di iniziative. Si è dimostrato che Quake 2 rappresenta una delle piĂ¹ riuscite operazioni di rimasterizzazione di tutti i tempi. Auspichiamo vivamente che altri seguano tale esempio, aprendo la strada a ulteriori progetti di questo genere.

Hunter Assassin

9.0

Pro

  • Ampia presenza di nuovi contenuti
  • Rispettosa rimasterizzazione dell'opera originale
  • L'aggiunta dell'espansione inedita "Call of the Machine"
  • Prezzo accessibile, con possibilitĂ  di essere persino gratuito per alcuni

Contro

  • La campagna principale non suscita piĂ¹ lo stesso entusiasmo di un tempo
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