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Recensione di The Bookwalker: Thief of Tales: un ladro con il potere di rubare storie

The Bookwalker: Thief of Tales, la recensione dell’avventura del biblionauta Etienne Quist

La premessa di DO MY BEST, sviluppata da tinyBuild, presenta un concetto narrativo intrigante. Il protagonista, Etienne Quist, un famoso scrittore che rischia una lunga pena detentiva, intraprende una missione per recuperare oggetti potenti entrando in sei diversi libri come biblionauta. Questa premessa pone le basi per un’avventura avvincente per tutta la durata del gioco.

Il gioco è disponibile su varie piattaforme, comprese le console PlayStation e Xbox di vecchia e nuova generazione, oltre che su PC. La versione testata per questa recensione è la versione per PC.

Le premesse narrative di DO MY BEST sono accattivanti e mantengono il loro fascino durante l’intera avventura. Il concetto di entrare nei libri come biblionauta per recuperare oggetti misteriosi aggiunge un senso di intrigo e mistero alla trama del gioco.

The Bookwalker: Thief of Tales rientra nel genere dell’avventura narrativa, offrendo un’interessante miscela di elementi di gioco. Oltre al suo focus narrativo, il gioco incorpora meccaniche di combattimento a turni. Tuttavia, il sistema di combattimento può essere considerato relativamente semplice e privo di caratteristiche memorabili. Inoltre, il gioco può diventare in qualche modo ripetitivo in termini di costruzione di oggetti ed esplorazione di diversi scenari, nonostante la loro particolarità.

Nonostante questi difetti, The Bookwalker: Thief of Tales è ancora considerato un ottimo prodotto nel complesso. Riesce a mantenere l’attenzione del giocatore durante le circa sei ore necessarie per completare il viaggio ispirato al libro di Etienne. La narrativa avvincente e le premesse intriganti del gioco contribuiscono alla sua capacità di affascinare i giocatori fino alla fine.

Unisciti a noi in un emozionante viaggio mentre approfondiamo le straordinarie avventure di un audace esploratore noto come Etienne Quist, il biblionauta. Preparati per un’entusiasmante recensione di “The Bookwalker: Thief of Tales”, in cui sveliamo l’affascinante storia di questo enigmatico personaggio.

Sei romanzi, sei mondi diversi

Per intraprendere ogni incarico, Etienne dovrà aprire una valigia che troverà fuori dalla porta del suo appartamento

In The Bookwalker: Thief of Tales, la narrazione esplora la storia di Etienne Quist e la sua difficile situazione di scrittore impossibilitato a continuare la sua carriera letteraria a causa delle manette impostegli dalla polizia editoriale. Durante il gioco, i giocatori scoprono gradualmente di più su Etienne e sul crimine che ha portato alla sua situazione attuale. Tuttavia, mentre la storia personale di Etienne viene approfondita, il contesto più ampio del mondo fantastico in cui si svolge il gioco rimane in qualche modo poco chiaro. Si accenna ad essere un mondo distopico e totalitario, dove gli scrittori possiedono poteri straordinari e i confini tra realtà e finzione sono sfumati.

L’obiettivo centrale per Etienne è rimuovere le manette che ostacolano la sua capacità di scrivere. Per raggiungere questo obiettivo, accetta incarichi pericolosi che lo portano nelle profondità di sei diversi romanzi. Accompagnati da Roderick, un misterioso aiutante rinchiuso in una piccola gabbia, i giocatori possono chiedere consiglio a lui se incontrano difficoltà durante il loro viaggio. Tuttavia, gli aspetti di esplorazione e risoluzione degli enigmi del gioco sono generalmente lineari e ben strutturati, rendendo superflui ulteriori consigli. La progressione logica e il design del puzzle mantengono il gameplay coinvolgente, anche se dopo alcune ore alcuni elementi potrebbero diventare prevedibili, portando a un senso di ripetitività.

Nonostante ciò, The Bookwalker: Thief of Tales riesce a mantenere un buon ritmo per tutta l’esperienza. Ogni libro all’interno del gioco può essere completato in circa un’ora, garantendo un’avventura ben ritmata. Gli scenari presentati offrono una differenziazione sufficiente, mantenendo i giocatori impegnati e curiosi di vedere cosa ci aspetta.

In sintesi, The Bookwalker: Thief of Tales presenta una narrazione intrigante ambientata in un mondo distopico in cui gli scrittori possiedono abilità straordinarie. L’attenzione al viaggio personale di Etienne, accompagnata da un’esplorazione ben strutturata e dalla risoluzione di enigmi, crea un’esperienza coinvolgente. Sebbene alcuni aspetti possano diventare prevedibili e ripetitivi, il ritmo generale, la differenziazione tra gli scenari e la progressione logica ne fanno un’avventura divertente per i giocatori.

Sebbene The Bookwalker: Thief of Tales presenti una narrazione intrigante, presenta alcune carenze e incongruenze. Un problema notevole è che a volte Etienne Quist possiede conoscenze o informazioni che non dovrebbe ancora avere, poiché non ha interagito con determinati oggetti o appreso da personaggi rilevanti negli scenari. Questa incoerenza può interrompere l’immersione e sminuire l’esperienza complessiva.

Inoltre, sorge una domanda logica sul motivo per cui Etienne non legge i libri in anticipo per ottenere un’idea delle avventure e dei rischi che dovrà affrontare all’interno di ogni romanzo. Questa svista nella premessa della storia può lasciare i giocatori in dubbio sul processo decisionale del personaggio.

Nonostante questi problemi, la trama di The Bookwalker: Thief of Tales introduce idee affascinanti e alla fine offre una svolta soddisfacente. Tuttavia, alcuni personaggi, in particolare l’enigmatica Amanda, avrebbero potuto beneficiare di ulteriori sviluppi ed esplorazioni. Espandere il loro background e le loro motivazioni avrebbe aggiunto profondità alla narrazione generale e arricchito il coinvolgimento del giocatore con la storia.

Dentro e fuori le pagine

Nel mondo reale si ha una prospettiva in prima persona, e si possono trovare oggetti essenziali per proseguire nelle avventure all'interno dei sei romanzi

La meccanica dell’alternanza tra realtà e finzione in The Bookwalker: Thief of Tales fornisce una dinamica interessante alle avventure di Etienne. Ad esempio, nel romanzo “A Drop of Infinity” di Jonathan Bowers, Etienne incontra una situazione in cui i muri devono essere abbattuti. Decide abilmente di prendere in prestito una mazza dal suo vicino nel mondo reale, permettendogli di risolvere il problema all’interno del romanzo.

Questa meccanica, sebbene usata con parsimonia durante il gioco (circa una volta per libro esplorato), aggiunge profondità e creatività al gameplay. La prospettiva isometrica utilizzata per rappresentare le varie stanze all’interno di ogni ambiente è visivamente accattivante, mettendo in mostra l’abilità artistica di DO MY BEST. Da prigioni e deserti a centrali elettriche e scuole di magia in decomposizione, ogni ambientazione è riccamente caratterizzata e dà vita ai romanzi.

L’esplorazione gioca un ruolo significativo mentre i giocatori navigano attraverso gli ambienti simili a diorami, alla ricerca di oggetti e componenti chiave per costruire strumenti come piedi di porco, picconi e frese. Questi strumenti aiutano a risolvere enigmi, che sono generalmente semplici, e a trovare oggetti extra che possono aiutare negli incontri di combattimento. Tuttavia, si può notare la ripetizione di strumenti e soluzioni di enigmi e una durata più lunga del gioco potrebbe aver intensificato eventuali sentimenti di monotonia.

Fortunatamente, l’interazione con i personaggi nei sei romanzi esplorati mantiene l’esperienza coinvolgente. I dialoghi con questi personaggi offrono spunti interessanti e aggiungono profondità alla narrazione complessiva. Gli scenari alternati e le conversazioni uniche aiutano a mantenere l’interesse del giocatore nonostante la ripetitività occasionale.

I dialoghi sono, in linea di massima, interessanti e ben scritti, e i romanzi rileggono miti e mondi letterari celebri in modo spesso interessante e stimolante

Il sistema di combattimento in The Bookwalker: Thief of Tales è identificato come un punto debole nella struttura del gioco. Sebbene l’indicazione delle mosse nemiche nel round successivo consenta una pianificazione strategica, semplifica troppo l’approccio alle battaglie. I combattimenti mancano di complessità e diventano ripetitivi, privi di eccitazione e varietà. L’introduzione delle abilità dopo ogni libro è una buona idea, ma l’esecuzione delle meccaniche di combattimento non è all’altezza.

Le mosse disponibili, come Squarcio (un potente attacco), Assimilazione (un attacco più debole che riempie l’inchiostro) e Stordimento (che blocca le azioni dei nemici), offrono una profondità strategica limitata. I combattimenti mancano di elementi dinamici e non riescono a far risaltare i nemici nel contesto del gioco.

Dal punto di vista artistico, The Bookwalker: Thief of Tales eccelle nel visual design, ma lo stesso livello di eccellenza non si riflette nel comparto sonoro. La colonna sonora è funzionale ma manca di memorabilità, rimanendo per lo più sullo sfondo. Per apprezzare appieno gli effetti sonori, si consiglia di utilizzare le cuffie, poiché migliorano l’esperienza di gioco complessiva. Sebbene non ci sia doppiaggio nel gioco, i dialoghi tradotti in italiano sono di discreta qualità, anche se si possono osservare alcuni errori e ingenuità.

Vale la pena notare che l’aspetto tecnico del gioco è impeccabile, senza bug, arresti anomali o glitch riscontrati durante il gioco, fornendo un’avventura fluida e ininterrotta.

7.5

Commento

The Bookwalker: Thief of Tales mette in mostra un concetto forte e ben eseguito e DO MY BEST dimostra di essere un team di sviluppo promettente. È impressionante che un gioco del genere sia stato creato da un team di sole quattro persone. La trama accattivante e i misteri del gioco rendono difficile allontanarsi, attirando i giocatori nell'intrigante mondo delle avventure di Etienne all'interno dei libri. Il fulcro del gioco risiede maggiormente nei suoi aspetti di narrazione ed esplorazione, con il combattimento che è l'aspetto più debole dell'esperienza. Sebbene alcuni elementi della trama avrebbero potuto essere ulteriormente esplorati, nel complesso, The Bookwalker: Thief of Tales è altamente raccomandato a coloro che cercano avventure libresche che offrano una nuova interpretazione di miti e classici letterari. Nonostante i suoi difetti, il gioco coinvolge con successo i giocatori e offre un'esperienza piacevole. DO MY BEST dimostra il loro potenziale come team di sviluppo, rendendo The Bookwalker: Thief of Tales un gioco che vale la pena provare.

Hunter Assassin

7.5

Pros

  • Trama intrigante: The Bookwalker: Thief of Tales offre una narrazione interessante e accattivante, che coinvolge i giocatori nei misteri e negli intrighi delle avventure di Etienne.
  • Libri ben costruiti: il gioco crea con successo ambientazioni distinte e coinvolgenti all'interno di ogni libro, offrendo un'esperienza varia e coinvolgente.
  • Successo visivo: la direzione artistica e il design visivo del gioco sono visivamente impressionanti, creando incredibili diorami che catturano l'essenza di ogni romanzo.

Cons

  • Sound design indimenticabile: il comparto sonoro di The Bookwalker: Thief of Tales non riesce a lasciare un'impressione duratura, mancando di colonne sonore ed effetti memorabili.
  • Combattimenti ripetitivi: il sistema di combattimento nel gioco è semplificato e ripetitivo, con una profondità strategica limitata e un design del nemico che non riesce a distinguersi.
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