TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 è principalmente un gioco di simulazione, progettato per appassionati che desiderano impegnarsi a migliorare i loro tempi di percorrenza sul giro. Ogni movimento sui potenti motocicli che corrono a oltre 200 chilometri orari su strade di soli 5 metri di larghezza deve essere eseguito con precisione e intenzionalità, altrimenti si rischia di cadere virtualmente sull’asfalto dell’Isola di Mann. In sintesi, il gioco richiede molta abilità e attenzione ai dettagli.
Questo gioco, creato da Raceward Studio, presenta molte somiglianze con un altro simulatore italiano: Assetto Corsa. Entrambi i titoli sono incentrati sulla fisica di gioco e sulla stabilità simulativa impeccabile. Mentre si gioca a TT3, si può notare il duro lavoro degli sviluppatori per creare un prodotto solido che soddisfi anche i fan più esigenti del Tourist Trophy. Tuttavia, se l’obiettivo è quello di raggiungere anche il grande pubblico, c’è ancora del lavoro da fare.
Nella mia recensione su TT Isle of Man: Ride on the Edge 3, vi parlerò degli aspetti positivi di questo simulatore di corse, ma anche delle difficoltà che potreste incontrare e delle sue eventuali limitazioni. Vi dirò anche cosa manca per rendere l’esperienza di gioco di una delle corse su moto più celebri al mondo accessibile a tutti.
Una questione di fondamenta
Raceward Studio ha appena ereditato la popolare serie di videogiochi TT Isle of Man: Ride on the Edge. Nonostante abbiano utilizzato la scansione laser del circuito del Tourist Trophy fornita dal governo dell’Isola di Man, tutto il resto del gioco è stato completamente ridisegnato. Il gioco richiede molta precisione, analisi attenta del percorso e conoscenza avanzata delle moto digitali, al fine di evitare cadute frequenti. Nonostante questo, gli sviluppatori hanno incluso una varietà di animazioni in prima e terza persona per mostrare in modo scenografico le conseguenze di un incidente, come colpire un muro o un cordolo. L’unico problema è che la folla presente nel gioco non reagisce alle cadute, il che può risultare inquietante, soprattutto quando la telecamera si ferma su uno spettatore esultante proprio quando il giocatore ha appena avuto un brutto incidente.
Sembra che la priorità degli sviluppatori fosse quella di creare delle solide basi per il futuro sviluppo della serie. Questo gioco è molto difficile e non è adatto ai neofiti del mondo delle corse di moto che non hanno esperienza con questo tipo di giochi. Quando si inizia a giocare non c’è un tutorial, niente spiegazioni sulle scelte di ingegneria e nemmeno una schermata che spieghi le regole della gara. Alcune informazioni sulla storia dell’Isola di Man e sulla genesi della corsa sono nascoste in punti specifici della mappa, il che è curioso ma interessante. TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 è stato creato per i fan della serie, della gara e del circuito, che cercano un’esperienza di guida su due ruote estremamente realistica e non filtrata.
Cosa vi aspetta sull’Isola di Man
TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 è un gioco di corse in moto che si svolge su strade aperte ma non in un mondo aperto. Puoi esplorare l’Isola di Man in sella alla tua moto sportiva o superbike, mentre avanzano contemporaneamente le stagioni. Ci sono diverse tipologie di gara, come le qualifiche, le gare uno contro uno e le prove a tempo su tratti impegnativi o divertenti del famoso tracciato del Tourist Trophy, che rendono l’esperienza di gioco molto varia. Completando queste sfide, guadagnerai dei punti aggiornamento che ti permetteranno di migliorare la tua moto. Potrai portare ciascuna delle nove parti della moto dal livello uno al livello cinque, per renderla più performante.
Dopo aver superato le qualifiche, è giunto il momento di partecipare al grande evento del videogioco che ne porta il nome. L’esperienza di gara è coinvolgente e richiede molta concentrazione, in quanto anche una sola caduta potrebbe significare finire ultimi. Gli sviluppatori hanno reso la caduta un elemento così impattante perché, nel mondo reale, cadere a quelle velocità sarebbe estremamente pericoloso. Quindi, è necessario un intenso allenamento per completare un giro senza cadere e diventare competitivi anche con l’intelligenza artificiale al 40% della sua potenza. La strada per raggiungere la perfezione è lunga e impegnativa, ma per i fan del Tourist Trophy, ciò rappresenta una sfida entusiasmante, soprattutto quando si lanciano nelle sfide multiplayer asincrone disponibili ogni settimana.
La racing line non è convinta
Capisco. Quindi, se ho capito bene, il problema principale che hai riscontrato in TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 è la racing line, cioè la linea che indica la traiettoria e la velocità corrette da seguire per affrontare una curva nel modo migliore. Anche se la mancanza di elementi introduttivi potrebbe essere una scelta di game design, la racing line in questo gioco non è precisa abbastanza. Anche se la maggior parte dei simulatori di guida utilizza la racing line per aiutare i giocatori a imparare a guidare e ad avere un’esperienza di gioco più rilassata, in TT3 la racing line verde non garantisce che si possa affrontare la curva senza cadere, il che può essere molto frustrante durante le qualifiche e le prove a tempo. Non si riesce mai a raggiungere il limite e a migliorare, perché ci si concentra solo sul non cadere anziché cercare di migliorare i tempi.
Per migliorare il tuo gioco, anche se sei un giocatore esperto, è essenziale avere una linea di traiettoria che funzioni. Questo vale soprattutto per i giochi che puntano alle competizioni online, come TT Isle of Man: Ride on the Edge 3. Anche se la voce “esports” non è comune nei menù di gioco, questo titolo offre eventi settimanali, mensili e stagionali per i migliori piloti di simulazione del Tourist Trophy digitale, con una visita alla gara reale del 2024 in palio. Si nota che questo gioco è dedicato ai giocatori hardcore e se sei un fan della simulazione motociclistica, troverai pane per i tuoi denti in questa esperienza. Anche se non ci sono opzioni per personalizzare la tua moto con marchi famosi e profondità simili a Rims Racing, un altro gioco di Raceward Studio che era un gioiello simulativo, capiamo le difficoltà che gli accordi di licenza possono comportare.