Niente batte la gioia di condividere un’avventura videoludica con le persone a cui vogliamo bene. Estrarre con cura il secondo, il terzo e il quarto controller, consegnandoli ai nostri compagni di gioco, per radunarsi intorno alla TV come davanti a un antico totem, trascorrendo ore a ridere, scherzare e persino litigare. Le occasioni per celebrare momenti comunitari come questi sono diventate rare, ma fortunatamente esistono ancora anime che apprezzano il piacere di giocare insieme, tutti sullo stesso schermo e nella stessa stanza. Un esempio luminoso sono le brillanti menti di SMG Studio, che ritornano nel mondo dei traslochi dopo tre anni dall’uscita di Moving Out.
Nel nostro approfondimento su Moving Out 2, esamineremo se questa continuazione è riuscita a migliorare e innovare rispetto al suo predecessore.
Fare danni in compagnia
Moving Out 2 mantiene viva l’atmosfera scherzosa che ha reso unico il suo predecessore. La nostra avventura si svolge all’interno della F.A.R.T. (Furniture Arrangement & Relocation Technician), un’azienda specializzata nei traslochi nella pittoresca città di Packmore. Ogni giorno, tra una casa caotica e l’altra, ci immergiamo nell’arte di sistemare gli spazi, aiutando le persone in uno dei momenti cruciali della loro esistenza. Ma questa tranquilla routine subisce una svolta quando un enigmatico portale spazio-temporale ci connette con altre realtà, dove, per puro caso, c’è sempre da lavorare. Sì, con la sicurezza di un gioco consapevole del suo spirito, il multiverso diventa la nuova e affascinante frontiera in Moving Out 2.
Insieme al tuo squadra, composta da un massimo di quattro giocatori, potrai esplorare mondi affascinanti e risolvere i problemi dei suoi abitanti. Potrebbe essere necessario spostare mobili, consegnarli o gestire situazioni insolite. Ci sono tre mondi unici che richiedono la tua assistenza: il mondo “magico” di Scatolamelot, il delizioso mondo di Scaramellonia e il futuristico Neo Scatolopolis. Ognuno di essi ha le sue caratteristiche speciali: il primo mondo presenta stanze rotanti e treni fluttuanti, nel secondo dovrai usare palle da demolizione per i dolci e nel terzo dovrai affrontare fastidiose nubi che si formano negli appartamenti della città sospesi nei cieli. Preparati per avventure uniche e sfide emozionanti mentre ti immergi in questi mondi fantastici.
Ogni fase offre un massimo di cinque stelle, guadagnabili raggiungendo gli obiettivi specifici. Più stelle raccogliamo, più il nostro grado “S.F.E.R.A.” cresce, aprendo nuove parti della mappa del gioco e, conseguentemente, introducendo livelli inediti e più sfidanti. Se il compito si dimostra troppo impegnativo per il nostro gruppo di esperti in traslochi, c’è anche la modalità di aiuto, che consente di personalizzare ciascun livello in base alle nostre esigenze. Oltre alle missioni classiche, torna anche la sezione “arcade”, con livelli speciali progettati per mettere alla prova la coordinazione e la velocità di reazione del team.
Simbolo di stile
Quando qualcosa va bene, non ha molto senso cambiarla completamente. L’aspetto artistico di Moving Out 2 è simile al primo, ma usa ciò che è stato imparato in precedenza e lo amplifica per offrire ai giocatori un gioco familiare, ma fresco e pieno di sorprese. Oltre alle nuove mappe che aggiungono un tocco di novità all’avventura, il gioco introduce una serie di nuovi personaggi tra cui scegliere, ciascuno con diverse varianti nel design. Questo vi farà sicuramente trascorrere più tempo nella lobby principale, dove potrete personalizzare i vostri personaggi, e quando sarete pronti a giocare, l’obiettivo principale sarà esplorare le mappe e i livelli alla ricerca di bauli contenenti nuovi personaggi e aspetti estetici da collezionare.
Dal lato strettamente tecnico, il gioco non ha fatto progressi monumentali, ma mantiene comunque una chiarezza e una leggibilità eccellenti. Ci sono alcune piccole imperfezioni e inconvenienti che, anziché irritare, scatenano risate contagiose con il resto del team, donando un tocco di originalità extra all’esperienza di gioco.